L'acaro
Acaro rosso
L'acaro rosso è il più pericoloso e può portare alla morte i canarini colpiti, specialmente i piccoli appena nati. Si nasconde sia nelle gabbie, molle, mangiatoie e posatoi, che nei muri dell'allevamento, attaccando i canarini solo di notte, nel periodo primaverile ed estivo scomparendo con i primi freddi.
Per verificare la presenza si può sbattere i posatoi su un pezzo di carta bianco ed in caso di presenza dell'acaro si noteranno dei puntini rossi o grigi, oppure coprendo la gabbia con un panno bianco alla sera, al mattino si possono sempre scorgene la presenza degli acari. L'acaro assume una colorazione rossa solo dopo aver succhiato il sangue dai canarini, rendendoli irrequieti.
Dopo aver scopero la presenza dell'acaro bisogna disinfettare i locali e le gabbie con delle sostanze acaricide spray. Naturalmente la prevenzione è l'arma migliore per sconfiggere l'acaro, noi nei nostri allevamenti usiamo già da alcuni anni il frontline che viene applicato direttamente sul collo dei canarini nella dose di una goccia per canarino. Tale trattamento è da effettuare ogni 3-4 mesi evitando di applicarlo sui novelli di età inveriore ai due mesi. L'unica accortezza da usare e non mettere a disposizione il bagnetto per almeno 5-7 giorni dall'applicazione del frontline.
Possiamo affermare che utilizzando tale prevenzione nei nostri allevamenti non si sono più verificati episodi di infestazione da acari rossi.
Acaro della piuma
L'acaro della piuma è di colore grigio e colpisce come si può intuire le piume, dove si annida daneggiandole e provocandone la caduta: questo tipo di acaro si nutre infatti delle parti basali della penne escluse remiganti e timoniere.
Il canarino colpito da tale parassita nolmalmente sfrega le piume con il becco danneggiandole ancor di più. Questo tipo di acaro è presente sia di giorno che di notte, quindi per verificarne la presenza è sufficiente prendere i soggetti e soffiare sotto le piume dove si annidano. La cura e la prevenzione sono le stesse che si applicano per l'acaro rosso.
Acaro delle zampe
L'acaro delle zampe colpisce le zampe dei canarini facendole arrossire e gonfiare, e se non curata in tempo può causare la perdita delle unghie ed addirittura dell'arto completo. Non è facile da scoprire perchè a prima vista si può confondere con la puntura di una zanzara, ma se dopo un trattamento degli arti con una pomata antiinfiammatoria il canarino non migliora, si può sospettare che si tratti dell'acaro delle zampe. In questo caso è sempre meglio comunque consultare il proprio veterinario il quale saprà indicarvi il trattamendo migliore per l'acaro delle zampe.
L'unica volta che abbiamo avuto tale parassita in alcuni soggetti dei nostri allevamenti, il veterinaio ci ha consigliato di effettuare un'accurata pulizia delle gabbie e dei locali, l'utilizzo di foractil spray per disinfettare le zampe dei soggetti sani, mentre per i canarini colpiti bisogna seguire la seguente terapia per circa quindici giorni: al mattino si applica la pomata Eurax che migliora la circolazione sanguinea, mentre alla sera si utilizza Lessavengel.
Vi segnaliamo inoltre una terapia alternativa prescritta dal veterinario di un nostro lettore che consiste:
Foractil ogni 5 giorni da spruzzare nella gabbia la prima volta senza canarini le successive 4 volte con i canarini all'interno della gabbia
pomata canesten una volta al giorno sulle zampe del canarino
Vefloxa 3 gocce nel beverino
Acario respiratorio
L'acariasi respiratoria è una malattia causata da un acaro che vive nei bronchi e nella trachea dei canarini riproducendosi in tempi abbastanza brevi. La trasmissione della malattia avviene per via diretta ,tramite le imbeccate e per linea indiretta attraverso il cibo e l'acqua anche perchè il soggetto contaminato elimina le uova degli acari tramite le feci o attraverso dei colpi di tosse.
I sintomi della malattia sono difficoltà respiratorie ed emissione di muco dalle narici. Il canarino colpito dalla malattia respira a becco aperto con colpi di tosse seguiti da movimenti ritmici della coda ed avvicinando l'orecchio al becco del canarino si sente un rumore metallico. La forte emissione di muco dalle narici può portare alla morte dei canarini per soffocamento essendo essi già fortemente debilitati da un calo di appetito con una conseguente perdità di peso.
Per diagnosticare con sicurezza la malattia è meglio rivorgersi ad un veterinario che in caso di morte di un soggetto può con l'autopsia individuare con facilità la presenza degli acari nella trachea. La cura migliore per l'acariasi respiratoria è l'impiego della ivermectina (nome commerciale ivomec) diluito in glicole propilenico in rapporto di 1:9. L'ivomec così ottenuto va somministrato direttamente nel becco del canarino in ragione di una goccia cadauno usando un contagocce .Se una prima somministrazione del farmaco non risolve definitivamente il problema si può dopo una decina di giorni ripetere il trattamento.
Dove si nascondono di giorno (acaro rosso):
> Posatoi cavi in plastica.
> Posatoi realizzati con canne.
> Nido sul fondo o in mezzo al materiale con cui è costruito.
> Molle delle gabbie.
> Incastri delle mangiatoie di plastica.
> Dietro gli stipiti delle porte dell'ambiente.
> Nelle crepe dei muri intonacati
> Nelle fessure dei muri non intonacati
> Nei portalampade e nei lampadari.
> Negli incastri dei mobili.
> Nelle lettiere (giornali, carta, tutolo di mais).
> Rotolo della carta sporca, nelle gabbie di ultima generazione, con il sistema a rullo per raccogliere la carta sporca
Dove trovarli di giorno (acaro nero)
> Nido.
> Nidacei
> Con una attenta ispezione visiva dei canarini e dei nidacei.
Come sono entrati nell'aviario:
> Acquistando o introducendo volatili nel vostro aviario
> Acquistando attrezzatura usata.
> Acquistando attrezzatura nuova da commercianti che detengono nei locali (anche se separati) volatili.
> Entrando in una uccelleria o in un allevamento di volatili o di polli (gli indumenti in special modo bianchi sono un'attrattiva formidabile).
> Salutando un amico allevatore
> Salutando un amico che precedentemente aveva incrociato un individuo che si portava appresso acari.
> Da altri volatili che si sono posati nelle vicinanze dell'aviario.
> Se acquistate la scagliola o il misto sia confezionato che non confezionato in buste in plastica sigillate ermeticamente, ed il rivenditore dell'alimento fosse anche un rivenditore di volatili, chi vi assicura che con il misto o la scagliola o con la busta dove vi ha inserito la merce, non stiate acquistando anche una famigliola di acari?
L'acaro rosso è il più pericoloso e può portare alla morte i canarini colpiti, specialmente i piccoli appena nati. Si nasconde sia nelle gabbie, molle, mangiatoie e posatoi, che nei muri dell'allevamento, attaccando i canarini solo di notte, nel periodo primaverile ed estivo scomparendo con i primi freddi.
Per verificare la presenza si può sbattere i posatoi su un pezzo di carta bianco ed in caso di presenza dell'acaro si noteranno dei puntini rossi o grigi, oppure coprendo la gabbia con un panno bianco alla sera, al mattino si possono sempre scorgene la presenza degli acari. L'acaro assume una colorazione rossa solo dopo aver succhiato il sangue dai canarini, rendendoli irrequieti.
Dopo aver scopero la presenza dell'acaro bisogna disinfettare i locali e le gabbie con delle sostanze acaricide spray. Naturalmente la prevenzione è l'arma migliore per sconfiggere l'acaro, noi nei nostri allevamenti usiamo già da alcuni anni il frontline che viene applicato direttamente sul collo dei canarini nella dose di una goccia per canarino. Tale trattamento è da effettuare ogni 3-4 mesi evitando di applicarlo sui novelli di età inveriore ai due mesi. L'unica accortezza da usare e non mettere a disposizione il bagnetto per almeno 5-7 giorni dall'applicazione del frontline.
Possiamo affermare che utilizzando tale prevenzione nei nostri allevamenti non si sono più verificati episodi di infestazione da acari rossi.
Acaro della piuma
L'acaro della piuma è di colore grigio e colpisce come si può intuire le piume, dove si annida daneggiandole e provocandone la caduta: questo tipo di acaro si nutre infatti delle parti basali della penne escluse remiganti e timoniere.
Il canarino colpito da tale parassita nolmalmente sfrega le piume con il becco danneggiandole ancor di più. Questo tipo di acaro è presente sia di giorno che di notte, quindi per verificarne la presenza è sufficiente prendere i soggetti e soffiare sotto le piume dove si annidano. La cura e la prevenzione sono le stesse che si applicano per l'acaro rosso.
Acaro delle zampe
L'acaro delle zampe colpisce le zampe dei canarini facendole arrossire e gonfiare, e se non curata in tempo può causare la perdita delle unghie ed addirittura dell'arto completo. Non è facile da scoprire perchè a prima vista si può confondere con la puntura di una zanzara, ma se dopo un trattamento degli arti con una pomata antiinfiammatoria il canarino non migliora, si può sospettare che si tratti dell'acaro delle zampe. In questo caso è sempre meglio comunque consultare il proprio veterinario il quale saprà indicarvi il trattamendo migliore per l'acaro delle zampe.
L'unica volta che abbiamo avuto tale parassita in alcuni soggetti dei nostri allevamenti, il veterinaio ci ha consigliato di effettuare un'accurata pulizia delle gabbie e dei locali, l'utilizzo di foractil spray per disinfettare le zampe dei soggetti sani, mentre per i canarini colpiti bisogna seguire la seguente terapia per circa quindici giorni: al mattino si applica la pomata Eurax che migliora la circolazione sanguinea, mentre alla sera si utilizza Lessavengel.
Vi segnaliamo inoltre una terapia alternativa prescritta dal veterinario di un nostro lettore che consiste:
Foractil ogni 5 giorni da spruzzare nella gabbia la prima volta senza canarini le successive 4 volte con i canarini all'interno della gabbia
pomata canesten una volta al giorno sulle zampe del canarino
Vefloxa 3 gocce nel beverino
Acario respiratorio
L'acariasi respiratoria è una malattia causata da un acaro che vive nei bronchi e nella trachea dei canarini riproducendosi in tempi abbastanza brevi. La trasmissione della malattia avviene per via diretta ,tramite le imbeccate e per linea indiretta attraverso il cibo e l'acqua anche perchè il soggetto contaminato elimina le uova degli acari tramite le feci o attraverso dei colpi di tosse.
I sintomi della malattia sono difficoltà respiratorie ed emissione di muco dalle narici. Il canarino colpito dalla malattia respira a becco aperto con colpi di tosse seguiti da movimenti ritmici della coda ed avvicinando l'orecchio al becco del canarino si sente un rumore metallico. La forte emissione di muco dalle narici può portare alla morte dei canarini per soffocamento essendo essi già fortemente debilitati da un calo di appetito con una conseguente perdità di peso.
Per diagnosticare con sicurezza la malattia è meglio rivorgersi ad un veterinario che in caso di morte di un soggetto può con l'autopsia individuare con facilità la presenza degli acari nella trachea. La cura migliore per l'acariasi respiratoria è l'impiego della ivermectina (nome commerciale ivomec) diluito in glicole propilenico in rapporto di 1:9. L'ivomec così ottenuto va somministrato direttamente nel becco del canarino in ragione di una goccia cadauno usando un contagocce .Se una prima somministrazione del farmaco non risolve definitivamente il problema si può dopo una decina di giorni ripetere il trattamento.
Dove si nascondono di giorno (acaro rosso):
> Posatoi cavi in plastica.
> Posatoi realizzati con canne.
> Nido sul fondo o in mezzo al materiale con cui è costruito.
> Molle delle gabbie.
> Incastri delle mangiatoie di plastica.
> Dietro gli stipiti delle porte dell'ambiente.
> Nelle crepe dei muri intonacati
> Nelle fessure dei muri non intonacati
> Nei portalampade e nei lampadari.
> Negli incastri dei mobili.
> Nelle lettiere (giornali, carta, tutolo di mais).
> Rotolo della carta sporca, nelle gabbie di ultima generazione, con il sistema a rullo per raccogliere la carta sporca
Dove trovarli di giorno (acaro nero)
> Nido.
> Nidacei
> Con una attenta ispezione visiva dei canarini e dei nidacei.
Come sono entrati nell'aviario:
> Acquistando o introducendo volatili nel vostro aviario
> Acquistando attrezzatura usata.
> Acquistando attrezzatura nuova da commercianti che detengono nei locali (anche se separati) volatili.
> Entrando in una uccelleria o in un allevamento di volatili o di polli (gli indumenti in special modo bianchi sono un'attrattiva formidabile).
> Salutando un amico allevatore
> Salutando un amico che precedentemente aveva incrociato un individuo che si portava appresso acari.
> Da altri volatili che si sono posati nelle vicinanze dell'aviario.
> Se acquistate la scagliola o il misto sia confezionato che non confezionato in buste in plastica sigillate ermeticamente, ed il rivenditore dell'alimento fosse anche un rivenditore di volatili, chi vi assicura che con il misto o la scagliola o con la busta dove vi ha inserito la merce, non stiate acquistando anche una famigliola di acari?
L'acaro delle zampe
La rogna delle zampe
Il genere Knemidocoptes è un parassita che vive negli spazi presenti nella cute delle zampe dei nostri uccelli in cui scava delle gallerie. Molti tipi di acari possono abitare sugli uccelli (sulle piume, sui tessuti sottocutanei e nelle vie respiratorie).Provocano delle dermatiti e ispessimento della pelle,creando delle croste avorio-grigio porose e dure in modo tale che a volte le dita degli uccelli si irrigidiscono a tal punto da impedire la presa sui posatoi, costringendoli ad appoggiarsi su basi piatte e larghe o addirittura sul fondo della gabbia.
E' un acaro facente parte nella classe Aracnidi, sottoclasse Acari, sottordine Astigmata, famiglia Epidermoptidae e sottofamiglia Knemidokoptnae. Questo tipo di acaro è stato segnalato soprattutto nei galliformi tipo: polli, tacchini ecc. nei passeriformi : fringillidi, canarini, passeri, psittacidi.Una volta che si insedia nella cute degli uccelli, non si riesce a notarli subito se non al momento in cui il malcapitato inizia ad avere comportamenti strani tipo : prurito, stazionamenti continui su basi piatte o sul fondo della gabbia, piumaggio opaco e scomposto, dimagrimento.
Il ciclo di vita di questo acaro è di tre settimane, alcune specie sono ovipari altri vivipari. Una volta accertati la loro presenza, bisogna intervenire immediatamente applicando sulle zampe l'antiparassitario più efficace.L'unico che risulta efficace nei confronti di questo acaro è l'ivomec che va usato in questo modo: applicare due o tre gocce sulla zona infetta, massaggiare con il pollice e l'indice in modo che l'antiparassitario si distribuisca uniformemente e venga assorbito dalla cute.
Consiglio di indossare un paio di quanti in lattice per evitare il contatto diretto con l'ivomec e l'acaro.Questa operazione va ripetuta per due o tre volte a intervallo di quindici giorni da ogni applicazione. Nel caso in cui dopo questa serie di interventi, si riscontra ancora la presenza dell'acaro, si può ripetere il tutto (caso eccezionale).
Nel caso in cui ci fosse una presenza massiccia di ispessimento della pelle, si può intervenire nella rimozione della stessa nel seguente modo: trattare la pelle preventivamente con prodotti ammorbidenti: olio, glicerina, pomata a base di paraffina ecc. per un paio di giorni. Nel momento in cui la pelle si è ammorbidita si può intervenire con la rimozione tramite forbici, facendo attenzione a non provocare ferite.
Dopo un paio di settimane si possono già vedere i primi segni di miglioramenti. Nel momento in cui si scopre la presenza dell'acaro su un soggetto, conviene controllare tutto l'aviario e se necessario intervenire su tutti nello stesso modo.Per la disinfestazione delle gabbie e locale, c'e chi consiglia la disinfezione del locale e gabbie altri no perchè gli acari vivono solo nella cute degli uccelli.. A riguardo lascio ad ognuno di voi la propria scelta.
depositare una goccia o due di ivomec e distribuire uniformemente sulla zampa , e diluirlo con dell' olio di paraffina.....
Il genere Knemidocoptes è un parassita che vive negli spazi presenti nella cute delle zampe dei nostri uccelli in cui scava delle gallerie. Molti tipi di acari possono abitare sugli uccelli (sulle piume, sui tessuti sottocutanei e nelle vie respiratorie).Provocano delle dermatiti e ispessimento della pelle,creando delle croste avorio-grigio porose e dure in modo tale che a volte le dita degli uccelli si irrigidiscono a tal punto da impedire la presa sui posatoi, costringendoli ad appoggiarsi su basi piatte e larghe o addirittura sul fondo della gabbia.
E' un acaro facente parte nella classe Aracnidi, sottoclasse Acari, sottordine Astigmata, famiglia Epidermoptidae e sottofamiglia Knemidokoptnae. Questo tipo di acaro è stato segnalato soprattutto nei galliformi tipo: polli, tacchini ecc. nei passeriformi : fringillidi, canarini, passeri, psittacidi.Una volta che si insedia nella cute degli uccelli, non si riesce a notarli subito se non al momento in cui il malcapitato inizia ad avere comportamenti strani tipo : prurito, stazionamenti continui su basi piatte o sul fondo della gabbia, piumaggio opaco e scomposto, dimagrimento.
Il ciclo di vita di questo acaro è di tre settimane, alcune specie sono ovipari altri vivipari. Una volta accertati la loro presenza, bisogna intervenire immediatamente applicando sulle zampe l'antiparassitario più efficace.L'unico che risulta efficace nei confronti di questo acaro è l'ivomec che va usato in questo modo: applicare due o tre gocce sulla zona infetta, massaggiare con il pollice e l'indice in modo che l'antiparassitario si distribuisca uniformemente e venga assorbito dalla cute.
Consiglio di indossare un paio di quanti in lattice per evitare il contatto diretto con l'ivomec e l'acaro.Questa operazione va ripetuta per due o tre volte a intervallo di quindici giorni da ogni applicazione. Nel caso in cui dopo questa serie di interventi, si riscontra ancora la presenza dell'acaro, si può ripetere il tutto (caso eccezionale).
Nel caso in cui ci fosse una presenza massiccia di ispessimento della pelle, si può intervenire nella rimozione della stessa nel seguente modo: trattare la pelle preventivamente con prodotti ammorbidenti: olio, glicerina, pomata a base di paraffina ecc. per un paio di giorni. Nel momento in cui la pelle si è ammorbidita si può intervenire con la rimozione tramite forbici, facendo attenzione a non provocare ferite.
Dopo un paio di settimane si possono già vedere i primi segni di miglioramenti. Nel momento in cui si scopre la presenza dell'acaro su un soggetto, conviene controllare tutto l'aviario e se necessario intervenire su tutti nello stesso modo.Per la disinfestazione delle gabbie e locale, c'e chi consiglia la disinfezione del locale e gabbie altri no perchè gli acari vivono solo nella cute degli uccelli.. A riguardo lascio ad ognuno di voi la propria scelta.
depositare una goccia o due di ivomec e distribuire uniformemente sulla zampa , e diluirlo con dell' olio di paraffina.....