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Il bianco dominante fenotipicamente (cioè per quello che appare) si caratterizza per la presenza di soffusioni lipocromiche più o meno diffuse, non a caso un tempo lo si classificava molto correttamente "bianco soffuso". Queste soffusioni gialle si evidenziano, come carattere tipico sulle remiganti primarie, bordo esterno. Se sono troppo marcate o presenti in altri luoghi anatomici, sono difetti. Spesso si notano sulle timoniere, sulle cosiddette spalline, sui ciliari e nei casi di gravissimo difetto anche altrove, ma mai sul codione. Quest’ultima è una caratteristica singolare ma utile, poiché nei casi dubbi consente identificazione certa, rispetto a certi mosaico. La pelle è di colore normale come quella di tutti i lipocromici. Il comportamento genetico è dominante e letale. Vale a dire che i soggetti omozigoti muoiono allo stadio embrionale dentro il guscio. Il bianco recessivo è bianco puro e non presenta mai alcuna traccia lipocromica, anche la pelle ha i lipocromi inibiti e quindi appare violacea per il sangue che traspare. A complicare le cose si verifica il caso dell’interazione con l’avorio. Se l’avorio interagisce (si esprime assieme) al bianco recessivo, non si ha alcuna variazione, poiché il bianco recessivo prevale (epistasi), ma se l’avorio interagisce con il bianco dominante l’effetto è che le soffusioni non appaiono più e visivamente non c’è più alcuna differenza col bianco recessivo, tuttavia la pelle rimane normale e quindi la distinzione rimane possibile, ma è necessario maneggiare il soggetto. 





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